Conegliano, 2 luglio 2019 – Sigla Credit, uno dei più importanti operatori finanziari non bancari specializzati nel credito personale, ha perfezionato nei giorni scorsi una cartolarizzazione derivante da un portafoglio crediti di prestiti assistiti da cessione del quinto dello stipendio e della pensione, per un valore nominale complessivo fino a 200 milioni di euro.
L’operazione, strutturata dal team Global Markets Solutions & Financing di Banca IMI (Gruppo Intesa Sanpaolo), è stata perfezionata dalla società veicolo CIVETTA SPV SRL.
I titoli sono stati emessi nel formato “partly paid” in quattro classi: una classe senior per un importo pari a Euro 163,6 milioni, due classi mezzanine per un importo complessivo pari a Euro 19,2 milioni di Euro e una classe junior per un importo pari a Euro 12,4 milioni di euro. Il 95% di ciascuna classe è stata sottoscritta da investitori istituzionali, mentre la Società ha sottoscritto il 5% di ciascuna classe al fine di ottemperare gli obblighi di retention prescritti dal Regolamento UE 575 del 2013.
Il portafoglio iniziale, ceduto dalla società Diaz Securitisation srl, è stato pari a Euro 46,2 milioni di euro mentre Sigla avrà la facoltà di cedere ulteriori 150 milioni di crediti nei 14 mesi successivi all’emissione sino al raggiungimento dell’importo complessivo.
“Questa seconda operazione – spiega Andrea Zanatta, responsabile della finanza strutturata di Sigla – si presenta come complementare con l’operazione Pelmo finalizzata nel novembre 2018 che prevede la cartolarizzazione di 240 milioni di euro di crediti da cessione del quinto ed ha il fine di diversificare le fonti di finanziamento della Società.”
I titoli hanno una tipologia di asset sottostante squisitamente italiano, trattandosi di crediti assistiti da cessione del quinto dello stipendio/pensione.
Pur rientrando nella più ampia categoria del credito al consumo, questi asset si caratterizzano per la loro qualità.
I prestiti con cessione del quinto – segmento del mercato del credito al consumo che vale oltre 6 miliardi di euro l’anno – sono infatti garantiti, oltre che dal TFR del dipendente, anche da polizza assicurativa contro il rischio di perdita del lavoro ed il rischio di premorienza.
L’erogazione di tale forma di prestito riveste una notevole valenza sociale soprattutto in questo periodo in quanto permette a categorie di cittadini quali i lavoratori dipendenti e i pensionati di ottenere, sulla base della propria busta paga o della pensione percepita, finanziamenti bancari che altrimenti sarebbero difficilmente accessibili.
“La diversificazione delle fonti di finanziamento – prosegue Mauro Tartaglia, CFO di Sigla – costituisce una delle linee guida previste nel piano industriale della società e la formalizzazione dei recenti accordi ci permetterà di concentrarci interamente sull’attività di sviluppo del business certi di poter contare sulla provvista necessaria”.
Gli advisor legali sono stati Jones Day per l’arranger e per gli investitori, mentre Hogan Lovells per Sigla.