A giugno o luglio di ogni anno sappiamo che ci arriverà una bellissima sorpresa in busta paga: la quattordicesima, ovvero una mensilità in più rispetto al nostro stipendio. Ma lo sapevate che è possibile fare un calcolo della quattordicesima e conoscere in anticipo l’importo che ci spetta? In questo modo, potremo programmare meglio il bilancio del mese, organizzando le spese per le vacanze e capendo se possiamo concederci qualche vizio.
In questo articolo vedremo nel dettaglio che cos’è la quattordicesima, come viene maturata e chi ne ha diritto, analizzeremo la differenza di maturazione della quattordicesima in un contratto part time e in uno full time, e capiremo come calcolare la quattordicesima così da organizzare in anticipo le spese mensili.
Che cos’è la quattordicesima e come viene maturata
La quattordicesima è, a tutti gli effetti, una retribuzione aggiuntiva che si somma allo stipendio di giugno o luglio – a seconda di quanto stabilito dal CCNL di appartenenza. Viene comunemente definita “gratifica feriale” e viene corrisposta ai lavoratori dipendenti, laddove il CCNL di riferimento lo preveda o l’azienda lo sottoscriva, e ai pensionati che abbiano più di 64 anni di età, siano titolari di un trattamento previdenziale e rientrino in un limite di reddito.
Quando parliamo di quattordicesima ci riferiamo a una mensilità che viene anche definita “retribuzione differita” e indica una precisa modalità di maturazione: l’importo della quattordicesima non viene erogato ogni mese, ma maturato per ogni mese di lavoro e pagato in un’unica soluzione. L’importo totale che vediamo sulla busta paga tra i mesi estivi di giugno-luglio è il risultato di una serie di ratei che il dipendente matura dal mese di luglio al mese di giugno dell’anno successivo.
Chi ha diritto alla quattordicesima?
L’erogazione della quattordicesima è subordinata al contratto di lavoro: la maturano solo i lavoratori dipendenti iscritti a un determinato CCNL, oppure i lavoratori le cui aziende decidono di erogarla. Non hanno diritto alla quattordicesima tutti i lavoratori pubblici: insegnati, forze dell’ordine e polizia, e tutti gli impiegati pubblici in generale, al contrario della tredicesima che invece spetta anche a chi lavora presso enti pubblici e statali. Non maturano la quattordicesima i tirocinanti e gli stagisti.
Quando viene maturata? Cambia qualcosa se il contratto è part time o full time?
Per il calcolo che andremo ad affrontare è importante sapere che il calcolo della quattordicesima viene effettuato sui soli mesi lavorati dal dipendente. Se un dipendente non lavora per determinati periodi di tempo durante l’anno, la quattordicesima non viene maturata; i casi che non concorrono alla maturazione della quattordicesima sono: congedo parentale, lavoro straordinario e notturno, scioperi, servizi di leva, assegni al nucleo familiare, aspettative e malattie e infortuni che superano i termini stabiliti dal contratto iniziale.
Congedo di maternità e paternità, malattie e infortuni che rientrano nei termini contrattuali, ferie, congedo matrimoniale, sono invece cause che concorrono al calcolo della quattordicesima perché rientrano nella tipologia di assenze retribuite.
La quattordicesima viene maturata sia nei contratti part time sia in quelli full time, con la sola differenza che l’importo finale sarà proporzionato alle ore lavorate.
Un discorso diverso va fatto per i lavoratori che iniziano il rapporto di lavoro quando la maturazione della quattordicesima è già in essere. Cosa succede in questi casi? La risposta è piuttosto semplice: l’importo della quattordicesima dipende dal periodo di tempo lavorato.
Facciamo un esempio concreto per capire meglio come comportarci in questi casi. Quando non specificato dal CCNL di riferimento, il calcolo della quattordicesima va effettuato considerando i mesi lavorati per più di quindici giorni. Se il nostro contratto è iniziato il 5 maggio, allora la quattordicesima inizierà proprio da questo mese; al contrario, se il contratto inizia il 20 di maggio, la maturazione della quattordicesima inizierà dal mese di giugno. A seconda dei mesi lavorati, calcoliamo la quattordicesima.
Come si effettua il calcolo della quattordicesima?
Il calcolo della 14esima è semplice: si prende la retribuzione lorda percepita, si divide per 12 e in questo modo si ottiene la 14esima maturata mensilmente. Per capire l’importo totale che si riceverà nei mesi estivi sarà sufficiente moltiplicare questo importo per il numero di mesi lavorati. Vediamo un esempio.
Ipotizziamo di avere uno stipendio lordo di 1.800 euro e di aver maturato la quattordicesima nei dodici mesi canonici. Il calcolo che andremo ad effettuare è intuitivo:
1800 / 12 = 150 à in questo modo otteniamo l’importo della quattordicesima maturato mensilmente, accantonato mese per mese e poi erogato in un’unica soluzione solitamente a fine giugno/inizio luglio.
Ipotizziamo ora di aver iniziato un nuovo lavoro il 10 agosto 2020 e vogliamo avere una stima di quella che sarà la cifra della quattordicesima che riceveremo nel 2021. Come spiegato precedentemente, in questo caso, dobbiamo prendere in considerazione il mese di agosto perché abbiamo lavorato più dei quindici giorni stabiliti per la maturazione mensile della quattordicesima. Il nostro calcolo sarà il seguente:
1800 / 12 (numero totale dei mesi) = 150
Ora, dobbiamo moltiplicare la cifra ottenuta per il numero di mesi che abbiamo lavorato.
150 X 11 = 1650
L’importo ottenuto è lordo ed è soggetto alla stessa tassazione a cui è soggetta la normale retribuzione: a questa cifra dovremo quindi detrarre le trattenute per i contributi INPS e applicare la tassazione IRPEF. Una volta considerati questi fattori avremo un importo più preciso della quattordicesima che vedremo sulla nostra busta paga.