La cessione del quinto è un prodotto finanziario estremamente vantaggioso per i dipendenti pubblici e statali. In questo articolo, ti illustreremo le caratteristiche di questo tipo di prestito, soffermandoci in modo particolare sui vantaggi per questa categoria di lavoratori.
Perché la cessione del quinto è così vantaggiosa per i dipendenti pubblici?
I dipendenti pubblici e statali godono di una posizione privilegiata, grazie alla stabilità lavorativa insita nel loro tipo di impiego. Di conseguenza, banche e società finanziarie riconoscono a queste persone elevate probabilità di rimborsare il prestito e concedono tassi d’interesse più bassi rispetto alla media.
I dipendenti privati, infatti, hanno una maggior probabilità di perdere l’impiego rispetto ai dipendenti pubblici. I pensionati, invece, vanno incontro ad un rischio di premorienza più alto.
Chi sono i dipendenti pubblici e statali
Tutti i dipendenti pubblici e statali con un contratto di lavoro a tempo indeterminato e uno stipendio mensile superiore a 600 euro possono accedere al finanziamento tramite cessione del quinto. A titolo informativo, ricordiamo che i dipendenti pubblici sono coloro assunti presso ASL, Ospedali, comuni, province, regioni, mentre i dipendente statali lavorano presso Ministeri, agenzie fiscali, CNEL, scuole e università, personale ATA, Forze dell’Ordine e della Difesa, ecc…
Possono richiedere il prestito con cessione del quinto anche i dipendenti classificati come parapubblici, ovvero i lavoratori assunti da aziende private partecipate da enti pubblici, in misura non inferiore al 40%.
Le caratteristiche della cessione del quinto per dipendenti pubblici e statali
Grazie al prestito con cessione del quinto, il dipendente pubblico o statale può:
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- richiedere fino a 75.000 euro di importo finanziato, da rimborsare in un periodo compreso tra i 24 e i 120 mesi
- beneficiare del tasso fisso agevolato
- usufruire di una copertura assicurativa per tutta la durata del finanziamento, attiva in caso di premorienza e perdita del lavoro
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La rata di rimborso mensile della cessione del quinto viene trattenuta direttamente dallo stipendio e non può, per Legge, superare il 20% dello stipendio netto percepito.
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