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Come ottenere un prestito per arredare casa


Come ottenere un prestito per arredare casa

Arredare casa non significa riempire gli spazi, ma studiare come creare la perfetta armonia negli ambienti, trovare arredi che siano belli e funzionali e che facciano felici tutti i componenti della famiglia. Quando si tratta della propria casa è difficile accontentarsi di alcuni arredi solo perché hanno un prezzo più vantaggioso, ed è possibile avere esattamente quello che si cerca con un semplice prestito per arredare casa, in modo da non rinunciare alla tranquillità e al benessere anche dentro le nostre mura.

 

Il prestito per arredare casa più sicuro e affidabile

 

Considerando le molte offerte che si trovano sul web, non è facile trovare il finanziamento che ci permette di stare tranquilli per l’intera durata del finanziamento e non avere pensieri. Contrarre un prestito per l’acquisto di mobili per arredare la casa può essere la soluzione che cercavate da tempo e che vi permetterà di scegliere l’arredo che più vi piace e soddisfa.

 

Tra i prestiti più convenienti per arredare la propria casa c’è il finanziamento tramite cessione del quinto. La cessione del quinto è una tipologia di prestito sicura e affidabile, che ha visto una forte crescita negli ultimi anni. Molti italiani hanno deciso di optare per questa modalità di prestito perché è veloce e sicura, non necessita di garanti e consente di avere una rata fissa per tutta la durata del finanziamento.

 

Arredare casa spesso significa dover affrontare ingenti spese che vanno ad aggiungersi alla rata mensile del mutuo appena stipulato o a quelle di un prestito per la ristrutturazione della casa in corso. Per molte famiglie può essere difficile anticipare una grande somma di denaro e un prestito tramite cessione del quinto permette di arredare la casa senza rinunce e creando lo stile più adatto ai propri gusti.

 

Con la cessione del quinto è possibile ottenere – anche online – prestiti online fino a 75mila euro da restituire in massimo dieci anni. Grazie a un’assicurazione obbligatoria che tutela che il contraente per tutta la durata del prestito e al fatto che non è necessario vincolare un nostro caro per contrarre il finanziamento, la cessione del quinto si rivela la soluzione ideale per tutti coloro che hanno bisogno di un prestito sicuro, affidabile e vantaggioso.

 

Come funziona un prestito per arredare casa con la cessione del quinto? Chi può richiederlo? È possibile estinguerlo anticipatamente? Vediamo insieme tutti i dettagli della cessione del quinto e come ottenere questa tipologia di finanziamento.

 

Arredare casa con la cessione del quinto: tutto quello che c’è da sapere

 

Come abbiamo detto, la cessione del quinto è una tipologia di finanziamento sicura e vantaggiosa, che permette di ricevere liquidità in breve tempo per sostenere le spese necessarie anche ad arredare la casa. Con la cessione del quinto è possibile ottenere un prestito fino a 75mila euro, restituibile in massimo 120 mesi con una rata adatta alle proprie tasche e un tasso fisso che rende costante la rata mensile, senza alcuna sorpresa di spesa aggiuntiva.

 

Ciò che rende particolarmente sicura la cessione del quinto è l’assicurazione obbligatoria che tutela il contraente in caso di perdita del lavoro. Inoltre, è una tipologia di finanziamento comoda perché non richiede garanti: i nostri cari non saranno coinvolti in prestiti di alcun tipo, l’unica garanzia richiesta è la busta paga o il cedolino della pensione.  Un altro vantaggio riguarda la possibilità di avere una rata su misura: la rata mensile non può superare il quinto del proprio stipendio o pensione, e consente di sostenere una spesa giusta ed equilibrata per il bilancio familiare.

 

Se sei interessato a un prestito per arredare casa con cessione del quinto puoi chiedere un preventivo gratuito e senza impegno ai nostri agenti, che sapranno spiegarti tutti i passaggi da seguire. Potrai avere anche una prima idea dell’importo che puoi ottenere con la rata più adatta al tuo bilancio famigliare, con una rata comoda e su misura.

 

Negli ultimi anni, SiglaCredit ha digitalizzato l’intero processo e oggi è possibile richiedere un prestito anche online, grazie a un iter sicuro e certificato che prevede l’utilizzo della firma digitale in modalità interattiva, e alla rete di esperti su tutto il territorio nazionale, capace di consigliarvi la soluzione più adatta alle vostre esigenze.

Cessione del quinto digitalizzata: la rivoluzione di Sigla Credit


Cessione del quinto digitalizzata: la rivoluzione di Sigla Credit

Negli ultimi cinque anni abbiamo investito 3,5 milioni in nuove tecnologie per rendere l’iter di richiesta di prestito con cessione del quinto completamente digitalizzato. L’obiettivo? Una customer experience intuitiva, semplice, fluida.

 

Per farlo, abbiamo eliminato la carta da tutti i processi di valutazione, delibera, liquidazione e gestione post-vendita adottando una soluzione di document management in cloud affidabile e sicura.

 

Abbiamo introdotto l’intelligenza artificiale per ottimizzare i processi operativi con lo sviluppo di software autonomi in grado di gestire operazioni di data entry, scarico di flussi e consultazione di banche dati.

 

Abbiamo adottato un sistema di data warehousing per la gestione dei big data sfruttando strumenti di machine learning e business intelligence.

 

Il Sole 24 Ore ha parlato della nostra rivoluzione tecnologica: scarica e leggi l’articolo completo.

Come si effettua il calcolo della quattordicesima?


Come si effettua il calcolo della quattordicesima?

A giugno o luglio di ogni anno sappiamo che ci arriverà una bellissima sorpresa in busta paga: la quattordicesima, ovvero una mensilità in più rispetto al nostro stipendio. Ma lo sapevate che è possibile fare un calcolo della quattordicesima e conoscere in anticipo l’importo che ci spetta? In questo modo, potremo programmare meglio il bilancio del mese, organizzando le spese per le vacanze e capendo se possiamo concederci qualche vizio.

 

In questo articolo vedremo nel dettaglio che cos’è la quattordicesima, come viene maturata e chi ne ha diritto, analizzeremo la differenza di maturazione della quattordicesima in un contratto part time e in uno full time, e capiremo come calcolare la quattordicesima così da organizzare in anticipo le spese mensili.

 

Che cos’è la quattordicesima e come viene maturata

 

La quattordicesima è, a tutti gli effetti, una retribuzione aggiuntiva che si somma allo stipendio di giugno o luglio – a seconda di quanto stabilito dal CCNL di appartenenza. Viene comunemente definita “gratifica feriale” e viene corrisposta ai lavoratori dipendenti, laddove il CCNL di riferimento lo preveda o l’azienda lo sottoscriva, e ai pensionati che abbiano più di 64 anni di età, siano titolari di un trattamento previdenziale e rientrino in un limite di reddito.

 

Quando parliamo di quattordicesima ci riferiamo a una mensilità che viene anche definita “retribuzione differita” e indica una precisa modalità di maturazione: l’importo della quattordicesima non viene erogato ogni mese, ma maturato per ogni mese di lavoro e pagato in un’unica soluzione. L’importo totale che vediamo sulla busta paga tra i mesi estivi di giugno-luglio è il risultato di una serie di ratei che il dipendente matura dal mese di luglio al mese di giugno dell’anno successivo.

 

Chi ha diritto alla quattordicesima?

L’erogazione della quattordicesima è subordinata al contratto di lavoro: la maturano solo i lavoratori dipendenti iscritti a un determinato CCNL, oppure i lavoratori le cui aziende decidono di erogarla. Non hanno diritto alla quattordicesima tutti i lavoratori pubblici: insegnati, forze dell’ordine e polizia, e tutti gli impiegati pubblici in generale, al contrario della tredicesima che invece spetta anche a chi lavora presso enti pubblici e statali. Non maturano la quattordicesima i tirocinanti e gli stagisti.

 

 

Quando viene maturata? Cambia qualcosa se il contratto è part time o full time?

Per il calcolo che andremo ad affrontare è importante sapere che il calcolo della quattordicesima viene effettuato sui soli mesi lavorati dal dipendente. Se un dipendente non lavora per determinati periodi di tempo durante l’anno, la quattordicesima non viene maturata; i casi che non concorrono alla maturazione della quattordicesima sono: congedo parentale, lavoro straordinario e notturno, scioperi, servizi di leva, assegni al nucleo familiare, aspettative e malattie e infortuni che superano i termini stabiliti dal contratto iniziale.

 

Congedo di maternità e paternità, malattie e infortuni che rientrano nei termini contrattuali, ferie, congedo matrimoniale, sono invece cause che concorrono al calcolo della quattordicesima perché rientrano nella tipologia di assenze retribuite.

 

La quattordicesima viene maturata sia nei contratti part time sia in quelli full time, con la sola differenza che l’importo finale sarà proporzionato alle ore lavorate.

 

Un discorso diverso va fatto per i lavoratori che iniziano il rapporto di lavoro quando la maturazione della quattordicesima è già in essere. Cosa succede in questi casi? La risposta è piuttosto semplice: l’importo della quattordicesima dipende dal periodo di tempo lavorato.

 

Facciamo un esempio concreto per capire meglio come comportarci in questi casi. Quando non specificato dal CCNL di riferimento, il calcolo della quattordicesima va effettuato considerando i mesi lavorati per più di quindici giorni. Se il nostro contratto è iniziato il 5 maggio, allora la quattordicesima inizierà proprio da questo mese; al contrario, se il contratto inizia il 20 di maggio, la maturazione della quattordicesima inizierà dal mese di giugno. A seconda dei mesi lavorati, calcoliamo la quattordicesima.

 

Come si effettua il calcolo della quattordicesima?

Il calcolo della 14esima è semplice: si prende la retribuzione lorda percepita, si divide per 12 e in questo modo si ottiene la 14esima maturata mensilmente. Per capire l’importo totale che si riceverà nei mesi estivi sarà sufficiente moltiplicare questo importo per il numero di mesi lavorati. Vediamo un esempio.

 

Ipotizziamo di avere uno stipendio lordo di 1.800 euro e di aver maturato la quattordicesima nei dodici mesi canonici. Il calcolo che andremo ad effettuare è intuitivo:

1800 / 12 = 150 à in questo modo otteniamo l’importo della quattordicesima maturato mensilmente, accantonato mese per mese e poi erogato in un’unica soluzione solitamente a fine giugno/inizio luglio.

Ipotizziamo ora di aver iniziato un nuovo lavoro il 10 agosto 2020 e vogliamo avere una stima di quella che sarà la cifra della quattordicesima che riceveremo nel 2021. Come spiegato precedentemente, in questo caso, dobbiamo prendere in considerazione il mese di agosto perché abbiamo lavorato più dei quindici giorni stabiliti per la maturazione mensile della quattordicesima. Il nostro calcolo sarà il seguente:

1800 / 12 (numero totale dei mesi) = 150

Ora, dobbiamo moltiplicare la cifra ottenuta per il numero di mesi che abbiamo lavorato.

150 X 11 = 1650

L’importo ottenuto è lordo ed è soggetto alla stessa tassazione a cui è soggetta la normale retribuzione: a questa cifra dovremo quindi detrarre le trattenute per i contributi INPS e applicare la tassazione IRPEF. Una volta considerati questi fattori avremo un importo più preciso della quattordicesima che vedremo sulla nostra busta paga.

Bonus casa 2021: tutte le agevolazioni per la ristrutturazione della casa


Bonus casa 2021: tutte le agevolazioni per la ristrutturazione della casa

Oggi più che mai, la ristrutturazione della casa può rivelarsi uno strumento utile per dare nuova vita alla vostra abitazione e renderla più green: grazie al bonus casa 2021 e alle agevolazioni per la ristrutturazione della casa, è possibile effettuare opere di rinnovamento in modo semplice e vantaggioso.

 

Il bonus ristrutturazione casa 2021 può essere accompagnato da un prestito online veloce che può rendere la spesa più facilmente sostenibile dal punto di vista economico. Con la cessione del quinto, per esempio, è possibile decidere di ristrutturare con una rata mensile costante e su misura: per sua natura, un finanziamento con cessione del quinto prevede una mensilità che non può essere superiore al quinto del proprio stipendio/pensione, rendendo il prestito particolarmente adatto all’equilibrio del bilancio familiare.

 

Le agevolazioni proposte dallo Stato sono molte e sono applicabili a interventi di ristrutturazione edilizia, restauro, conservazione e messa in sicurezza dell’immobile. La Legge di Bilancio 2021 ha prorogato molti bonus ai contribuenti del 2021, ma quali sono le agevolazioni per la ristrutturazione della casa attualmente in vigore? È necessario anticipare i costi per poterne usufruire? Qual è il prestito più adatto a questo tipo di spese? Cosa bisogna fare per chiederlo?

 

Bonus casa 2021: le agevolazioni previste per il 2021

 

Tra i bonus 2021 casa che hanno riscosso maggior successo c’è il tanto chiacchierato bonus ristrutturazioni – anche conosciuto come bonus edilizia 2021 – che prevede una detrazione fiscale del 50% a seguito di lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria in condomini o edifici singoli, fino al 31 dicembre 2021. Il bonus ristrutturazioni ha un tetto massimo di 96mila euro ed è riconosciuto per la manutenzione ordinaria nei condomini e per quella straordinaria negli edifici singoli. Ma come vengono rimborsate le spese del bonus ristrutturazioni? Ci sono vari modi per ottenere il rimborso previsto: o tramite IRPEF, che rimborserà l’importo in dieci rate annuali di pari importo, oppure tramite sconto in fattura e cessione del credito.

 

Il bonus verde è un’altra agevolazione prorogata dalla Legge di Bilancio 2021 che prevede una detrazione fiscale del 36% delle spese sostenute per interventi straordinari che portino alla sistemazione ex novo delle aree verdi private di edifici esistenti: la messa a dimora di alberi e piante in aree scoperte, la costruzione di recinzioni, l’installazione di impianti di irrigazione, la realizzazione di pozzi, le coperture a verde e la realizzazione di giardini pensili. Al contrario del bonus ristrutturazioni che prevede anche la possibilità di pagare nulla (o poco) al momento degli interventi, il bonus verde ha come unica modalità di rimborso la presentazione del pagamento per la successiva detrazione.

 

Fino ad un massimo di 16mila euro è possibile fare richiesta del bonus mobili. Il bonus mobili è un’agevolazione che dà la possibilità di detrarre il 50% delle spese a seguito di lavori di ristrutturazione che hanno previsto l’acquisto di mobili ed elettrodomestici di classe energetica A e A+ per arredare l’immobile appena ristrutturato. Forni, frigoriferi, lavastoviglie, piani cottura elettrici, lavasciuga e lavatrici ad alta efficienza energetica possono essere acquistati a un prezzo particolarmente vantaggioso, così da rendere la casa più sostenibile e idonea alle nuove norme. Anche in questo caso però, il rimborso avviene a seguito della spesa sostenuta e della relativa dichiarazione dei dati tramite modulo ENEA.

 

Non sempre è possibile avere una somma a disposizione per questo tipo di spese e può conseguirne che rischiamo di non poterci avvalere delle agevolazioni fiscali previste. Una soluzione al problema è quella di avvalersi di un prestito per la ristrutturazione della casa.

 

 

Ristrutturare casa con la cessione del quinto: come funziona

La cessione del quinto è una tipologia di finanziamento sicura e vantaggiosa, particolarmente adatta per quelle famiglie che hanno bisogno di ristrutturare casa e ottenere le agevolazioni fiscali previste dal bonus casa 2021. Chi non riesce ad anticipare l’ingente somma di denaro del preventivo, può richiedere un prestito per la ristrutturazione della casa e ricevere liquidità in breve tempo per sostenere le spese necessarie.

 

Ristrutturare casa con la cessione del quinto può rivelarsi la soluzione ideale per fare quei lavori edilizi che si sono prorogati per troppo tempo e non possono più aspettare. Questa modalità di finanziamento è sicura e vantaggiosa, ha un tetto massimo di 75mila euro da restituire fino a 120 mesi e un tasso fisso per tutta la durata del prestito; è affidabile perché non richiede garanzie e permette di tutelare i nostri cari senza vincolarli in prestiti che non vogliono contrarre.

 

Aprire un finanziamento per ristrutturare la casa con la cessione del quinto significa anche risparmiare sulle spese notarili perché – al contrario del mutuo – non richiede il pagamento della parcella notarile dal momento che non c’è bisogno di iscrivere l’ipoteca sull’immobile, e dà la possibilità di poter finanziare anche piccole cifre.

 

Con Sigla Credit è possibile richiedere un prestito con cessione del quinto comodamente online, grazie al processo interamente digitalizzato e sicuro che prevede l’utilizzo della firma digitale in modalità interattiva, e alla rete di esperti su tutto il territorio nazionale, capace di consigliarvi la soluzione più adatta alle vostre esigenze.